Firmato il protocollo d’intesa Nicolais-Mastella

19.01.2007

Il 17 gennaio i Ministri per le riforme e l’innovazione nella P.A. e della Giustizia hanno firmato un Protocollo d’intesa “Per la realizzazione di interventi di digitalizzazione, evoluzione ed integrazione dei sistemi informativi dell’Amministrazione della Giustizia”.
Il giudizio appena espresso dal CNR, il cui Istituto di ricerca sui Sistemi giudiziari (IRSIG) ha fatto il punto sulla situazione dell’e-justice nei tribunali nazionali, parla di possibile collasso degli uffici giudiziari: su di essi pesano di 9 milioni di processi pendenti e 2,5 milioni di reati denunciati ogni anno. Una “macchina farraginosa”, dicono gli esperti del CNR, che potrebbe però beneficiare dell’informatica e di internet nel senso dell’efficienza, della trasparenza e della qualità. Le affermazioni del CNR sono il diretto risultato di una indagine, “Tecnologie per la Giustizia”, che mette a confronto l’amministrazione giudiziaria italiana con quella di altri paesi.
L’intento dichiarato del protocollo d’intesa è quello di realizzare una “collaborazione rafforzata” tra i due ministeri, mettendo a disposizione le competenze del Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie e quelle del CNIPA, ed anche destinando ai progetti comuni una somma iniziale di 20 milioni di euro, che potrà essere incrementata con le prossime leggi finanziarie.
Il documento indica le quattro priorità sulle quali i due Ministeri lavoreranno (articolo 1): Giustizia Civile, Giustizia Penale, Informatica giuridica e Giustizia minorile, a partire dalla cd. “giustizia di prossimità”, ovvero dal Processo Civile telematico, indicato come obiettivo di primaria urgenza. Indica, inoltre, per ciascuna delle quattro aree, gli interventi specifici e le azioni da intraprendere.
Per la piena realizzazione degli obiettivi del Protocollo d’intesa è necessaria la predisposizione di una piena interoperabilità fra le banche dati dei vari organismi giudiziari e delle diverse sedi, per metterle in comunicazione in tempo reale, in piena sicurezza e nel rispetto della privacy.
a cura di Giuseppe Cammarota


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