Il Consiglio dei Ministri approva disegno di legge sulla semplificazione amministrativa

21.12.2006

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il primo dicembre in via definitiva un disegno di legge in materia di modernizzazione ed efficienza delle Amministrazioni pubbliche e di riduzione degli oneri burocratici per i cittadini e per le imprese. Il disegno di legge è stato presentato il 22 settembre 2006 dal Ministro per le riforme e innovazioni nella P.A.. In materia di riduzione e certezza dei tempi dei procedimenti amministrativi, e, più in generale, nel rapporto tra cittadini, fornitori di servizi e pubbliche amministrazioni, il provvedimento apporta cambiamenti significativi alla legge n. 241 del 1990 ed estende i principi fondamentali sulla trasparenza amministrativa alla materia dei servizi pubblici.
In favore della certezza dei diritti degli utenti e della riduzione di tempi e costi dei procedimenti amministrativi, le principali misure previste sono: la fissazione del termine perentorio di trenta giorni per la conclusione dei procedimenti di competenza delle Amministrazioni statali e degli enti pubblici, salvo diversa ed espressa previsione da parte delle Amministrazioni; la determinazione, da parte delle Autorità di garanzia e di vigilanza, del termine di conclusione dei procedimenti di competenza; la fissazione del termine massimo entro il quale gli organi consultivi di un’Amministrazione pubblica chiamati a rendere un parere, ovvero gli organismi competenti a esprimere valutazioni tecniche necessarie all’adozione di un provvedimento, debbano esprimersi.
Si introduce la disciplina delle conseguenze del ritardo dell’Amministrazione nella conclusione del procedimento, come fattispecie di responsabilità civile, sotto la giurisdizione del giudice amministrativo. Quest’ultima implica un risarcimento in denaro in caso di inosservanza del termine e, analogamente a quanto previsto in altri ordinamenti europei, si introduce il risarcimento del danno ingiusto causato al cittadino dalle Amministrazioni pubbliche per inosservanza dolosa del termine di conclusione di un procedimento. Il risarcimento del danno è concepito come deterrente nei confronti delle inadempienze dell’amministrazione e come stimolo positivo al rispetto dei tempi da parte delle stesse.
Inoltre, le amministrazioni saranno tenute a pubblicizzare l’elenco dettagliato della documentazione richiesta e della modulistica relative ad ogni procedimento, e vi si dovrà attenere, salvo che, con atto motivato, non dimostri la necessità di ulteriori adempimenti.
Riguardo alle misure di modernizzazione e razionalizzazione della Pubblica Amministrazione, sono previste ulteriori misure per la digitalizzazione degli atti e dei documenti sul processo amministrativo, contabile e tributario, e la riduzione dei tempi di approvazione del programma statistico nazionale; sono introdotte penalizzazioni pecuniarie per i dirigenti pubblici, titolari di procedimenti amministrativi, che risultino inadempienti.
In materia di riduzione di oneri per cittadini e imprese e di rafforzamento della tutela degli utenti di servizi pubblici, viene prevista la sostituzione del certificato di agibilità con la dichiarazione di conformità degli edifici e degli impianti alla normativa vigente, rilasciata dal direttore dei lavori; vengono modificate disposizioni del Codice della strada in tema di accertamenti medici per il conseguimento della patente di guida. E’ estesa l’autocertificazione anche a banche e assicurazioni; è altresì estesa la validità della carta d’identità da cinque a dieci anni; è attribuita al notaio la possibilità di riconoscimento delle persone giuridiche; infine, la dichiarazione del cambio di residenza potrà essere presentata anche per via telematica, via fax e per posta, ed essere effettuata in tempo reale.
Il provvedimento chiede al Parlamento quattro importanti deleghe in materia di: semplificazione e riassetto delle disposizioni in materia anagrafica (compresa l’anagrafe degli italiani residenti all’estero); introduzione di sanzioni per i gestori di servizi aeroportuali, soprattutto a fini di regolarizzazione del trasporto aereo; riforma del Codice della strada anche a fini di adeguamento e semplificazione dell’apparato sanzionatorio. Viene altresì ampliato l’ambito applicativo della disciplina in materia di conferenza di servizi.
Sul disegno di legge si è espressa favorevolmente la Conferenza unificata.
a cura di Laura Sanna