Con Decisione del 16 marzo 2005, la Commissione CE aveva stabilito che gli aiuti concessi sotto forma di incentivi fiscali a favore di società recentemente ammesse alla quotazione in un mercato regolamentato europeo dovevano ritenersi incompatibili con il mercato comune ed ha invitato l’Italia a recuperare dai beneficiari gli aiuti illegalmente attribuiti in violazione dell’articolo 88, paragrafo 3, del trattato CE (cfr. comunicato stampa IP/05/304).
Ad oltre un anno dalla Decisione, la Commissione, avendo costatato che l’Italia non ha ancora preso misure concrete volte a recuperare gli aiuti dai beneficiari interessati, ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di Giustizia per il mancato rispetto delle regole in materia di recupero degli aiuti illegali che impongono allo Stato membro di adottare tutte le misure contemplate dal diritto nazionale per garantire l’esecuzione immediata ed effettiva della decisione della Commissione e consentire così il ripristino della concorrenza.