Un senatore nei confronti del quale sono state pronunciate la censura e l’esclusione dall’Aula, può rifiutare di abbandonare l’Assemblea?

01.08.2006

Nella seduta del 28 giugno 2006 del Senato della Repubblica, il senatore Malan (FI) chiede la parola per ricordare quanto accaduto nella seduta precedente (in merito alla quale cfr. la precedente segnalazione) e per augurarsi che nella seduta in corso il Regolamento venga applicato in maniera più scrupolosa.
Subito dopo l’approvazione, da parte dell’Assemblea, della fiducia al decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173 recante proroga termini per l’emanazione di atti di natura regolamentare, si passa all’esame del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri (S. 379).
Il Presidente, dopo aver avvertito che il sen. Mancino ha comunicato che, malgrado tre riunioni della Commissione, non è stato raggiunto un accordo sulla relazione da svolgere in Assemblea e che pertanto non potrà esporre la sua relazione, concede immediatamente la parola al Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Chiti – negando la parola ad alcuni senatori del centro-destra che chiedevano di intervenire – affinché ponga la questione di fiducia sul decreto-legge, come risultante da un emendamento interamente sostitutivo dello stesso.
Il Presidente Marini, dopo aver ripetutamente ribadito ai senatori Pastore, Malan e Alberti Casellati (FI) che il rappresentante del Governo ha facoltà di chiedere la parola in qualsiasi momento lo ritenga opportuno, richiama all’ordine il senatore Malan e, in seguito al persistere del comportamento da parte di quest’ultimo – che impedisce al Ministro Chiti di concludere il proprio intervento –, pronuncia nei suoi confronti la censura e l’esclusione dall’Aula, ai sensi dell’articolo 67 del Regolamento.
Dopo tale decisione, il Presidente decide di sospendere (alle 12,20) la seduta, che riprende soltanto alle 20,23, con la comunicazione delle decisioni della Conferenza dei capigruppo, per effetto delle quali la seduta pomeridiana e le sedute di domani non avranno luogo. Subito dopo, riprendendosi l’esame del provvedimento, il Ministro Chiti riprende il proprio intervento – interrotto nel corso della seduta – e pone la questione di fiducia.

Alla ripresa della seduta e nella seduta successiva, del 4 luglio 2006, il Presidente Marini non fornisce elementi in merito al comportamento del senatore Malan, che risulta essersi rifiutato di abbandonare l’Aula.

a cura di Giovanna Perniciaro