Può l’approvazione di un ordine del giorno impegnare il Governo a non dare attuazione a deleghe legislative?

01.08.2006

Nella seduta dell’Assemblea della Camera 6 luglio 2006, nel corso dell’esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 173 del 2006, recante “proroga di termini per l’emanazione di atti di natura regolamentare ed ulteriori proroghe per l’esercizio di deleghe legislative” (A.C.1222), viene presentato un ordine del giorno (a firma del Presidente del Comitato per la legislazione, on. Franco Russo (RC) – n. 9/1222/3) con il quale si evidenzia in primo luogo come l’inserimento di disposizioni comunque incidenti sull’esercizio di deleghe (sia nel decreto-legge sia nel disegno di legge di conversione) si ponga in contrasto con il disposto della legge n. 400 del 1988 (art.15, c.2) e quindi si impegna il Governo a non esercitare le deleghe previste dai commi 3 e 12 dell’articolo unico del disegno di legge di conversione.
L’onorevole Elio Vito (FI) sottolinea che è così stabilito il precedente in forza del quale, attraverso l’approvazione di ordini del giorno da parte del Parlamento, il Governo si impegna a non esercitare deleghe “impropriamente” inserite all’interno di disegni di legge di conversione di decreti legge.
La Presidenza della Camera rimarca infine come gli ordini del giorno in questione (analogamente agli altri ordini del giorno Giudice n.9/1222/4, nonché La Loggia n. 9/1222/9) presentino un forte rilievo istituzionale.
L’ordine del giorno Franco Russo n. 9/1222/3, benché accettato dal Governo, viene – su richiesta del presentatore – posto in votazione ed approvato dall’Assemblea.

Un precedente per qualche verso simile è rinvenibile nella seduta dell’8 luglio 1999, durante l’esame del disegno di legge di conversione del decreto legge n. 131/1999 recante “Disposizioni urgenti in materia elettorale (A.C.6141). Si tratta dell’approvazione dell’ordine del giorno Nardini n. 9/6141/1, accettato dal Governo, col quale si impegnava l’esecutivo a “non accogliere in futuro modifiche al testo dei decreti-legge tali da introdurre materie del tutto estranee”.

a cura di Piero Gambale