Il Presidente del Senato può comunicare all’Assemblea l’esito di una votazione svoltasi per alzata di mano?

03.07.2006

Nella seduta del 13 giugno 2006 del Senato della Repubblica, il Presidente Marini comunica all’Assemblea che sul parere espresso dalla 1ª Commissione affari costituzionali, in merito al decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181 (in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri) è stata avanzata richiesta di votazione per parti separate, nel senso di porre singolarmente ai voti tutti i commi, da 1 a 25, dell’articolo 1 del decreto-legge. Ai sensi dell’articolo 102, comma 5, del Regolamento, il Presidente chiarisce, pertanto, che l’Assemblea sarebbe chiamata a deliberare per alzata di mano, ma che, alla luce di quanto disposto dall’articolo 114, comma 1, del Regolamento stesso e al fine di agevolare il computo dei voti, ritiene più opportuno, non essendovi obiezioni, di effettuare direttamente la votazione con procedimento elettronico.
In seguito alla comunicazione della mancata approvazione della richiesta di votazioni per parti separare da parte del Presidente, il senatore Berselli (AN) chiede di conoscere i risultati della votazione. Il Presidente, dopo aver ribadito che le votazioni per alzata di mano effettuate con procedimento elettronico, ex art. 114, c.1, r.S., sono in tutto assimilabili alle votazioni per alzata di mano e che pertanto non presuppongono alcuna modalità di esposizione dei risultati, mette ai voti il parere favorevole espresso dalla Commissione affari costituzionali e dispone che la votazione venga effettuata, anche in questo caso, direttamente mediante procedimento elettronico.
Dopo che il Presidente ha comunicato l’approvazione del parere da parte dell’Assemblea, il senatore Matteoli (AN), protestando per la mancata comunicazione del risultato della prima votazione, chiede di conoscere il risultato della seconda votazione, segnalando altresì alcune irregolarità che si sarebbero verificate in occasione di tale votazione.
Il Presidente Marini, dopo aver sottolineato che si tratta di una situazione del tutto “irrituale”, accetta la richiesta e comunica all’Assemblea il risultato della votazione: 158 senatori favorevoli; 155 senatori contrari; un senatore astenuto.

a cura di Giovanna Perniciaro