Presentata la sintesi del rapporto sul volontariato per l’anno 2005

19.04.2006

Dal 1995 ad oggi le associazioni di volontariato sono aumentate del 152% passando da 8.342 a 21.021, tenendo occupate circa 12 mila persone, mentre i volontari sono 826 mila. Rispetto al 1995 i dipendenti sono cresciuti del 77% e i volontari del 71,4%. La composizione territoriale vede il 28,5% delle organizzazioni al nord ovest; il 31,5% nel nord est; il 19,3% al centro e il 20;7% nel sud e isole. La maggiore crescita (+300%) si registra in Sicilia, Molise, Campania, nelle province di Trento e Bolzano, in Basilicata e nelle Marche. La minore (circa 75%) in Toscana, regione che risultava già insieme a Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, nella top ten per numero di organizzazioni. I settori di attività prevalenti sono ancora la sanità (28%) e l’assistenza sociale (27,8%). I servizi più diffusi sono quelli dell’ascolto, sostegno e assistenza morale (19,9%) e donazione di sangue (17,4%), ma anche servizi ricreativi (14,5%) accompagnamento e inserimento sociale (13%). Il totale delle entrate passa da 675 milioni di euro del 1997 a 1630 milioni del 2003. Sono alcuni dei dati evidenziati dalla sintesi del Rapporto biennale del volontariato – anno 2005 presentato il 22 marzo dall’Osservatorio Nazionale del Volontariato, nella Sala del Refettorio di Palazzo S. Macuto a Roma. Il documento è una dettagliata analisi della situazione in un settore che rappresenta una parte rilevante del tessuto sociale ed economico del paese e che ha avuto in questi anni una crescita esponenziale nei numeri e nei servizi offerti.

a cura di Paolo Zuddas