Al di fuori del processo il giudice non può sollevare conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato

24.03.2006

Corte costituzionale, 24 marzo 2006, ord. n. 127

Conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato (Luigi Tosti, nella qualità di giudice monocratico del Tribunale di Camerino contro Ministro della giustizia)

Norme impugnate e parametri di riferimenti:

Tosti Luigi, nella qualità di magistrato monocratico ordinario con funzioni civili e penali (GIP, GUP, supplente) presso il Tribunale di Camerino, ha proposto conflitto di attribuzioni fra poteri dello Stato nei confronti del Ministro della giustizia « in relazione alla esposizione obbligatoria dei crocifissi negli uffici giudiziari ».

A dire del ricorrente, l’imposizione di esporre il crocifisso comporterebbe « un’illegittima invasione della sfera di competenza del potere giurisdizionale da parte del potere amministrativo…non potendo lo Stato – e quindi il potere giurisdizionale – identificarsi in simboli religiosi di parte come il crocifisso ».

Argomentazioni della Corte:

La Corte asserisce che un organo giudiziario con funzioni giudicanti è legittimato a proporre conflitto tra poteri dello Stato, in quanto « esso sia attualmente investito del processo ».
Nella specie ciò non si è verificato: il ricorso è, infatti, datato 25 novembre 2005, mentre il ricorrente ammette di essersi astenuto dall’esercizio delle funzioni giurisdizionali fin dal 9 maggio precedente.
Inoltre, a dire della Consulta, non sarebbe da ravvisare alcuna menomazione delle attribuzioni costituzionalmente garantite agli appartenenti all’ordine giudiziario, bensì si tratterebbe del personale disagio di un « lavoratore dipendente del Ministro di giustizia » per lo stato dell’ambiente nel quale deve svolgere la sua attività.

Decisione della Corte:

La Corte dichiara inammissibile il conflitto di attribuzione.

Giurisprudenza richiamata:

– Sulla legittimazione da parte di un organo giudiziario a proporre conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato, in quanto « esso sia attualmente investito del processo »: Corte cost., ord. 144 del 2000.

a cura di Valerio Tallini