Approvato dalla Camera il ddl sui docenti universitari e sui ricercatori

30.11.2005

E’stato approvato dalla camera dei Deputati il disegno di legge “Nuove disposizioni concernenti i professori e i ricercatori universitari e delega al Governo per il riordino del reclutamento dei professori universitari”.
I punti qualificanti del provvedimento approvato:
• è introdotto un nuovo sistema di reclutamento dei professori universitari, che mira a garantire la qualità della docenza a livello nazionale, nel rispetto dell’autonomia degli atenei: viene introdotta una idoneità nazionale quale presupposto per la successiva chiamata da parte delle università, sulla base di procedure di valutazione comparativa;
• è introdotta la nuova figura di ricercatore a tempo determinato;
• sono previste riserve e maggiorazioni nell’ambito dei giudizi di idoneità a professore associato, che dovrebbero consentire il passaggio di tutti gli attuali ricercatori nella fascia degli associati, una volta superato il giudizio selettivo di idoneità nazionale;
• a tutti coloro che svolgono incarichi di insegnamento è attribuito il titolo di professore aggregato;
• è introdotta in via legislativa la possibilità di chiamata diretta, sui posti di professore ordinario e associato, di studiosi stranieri o italiani impegnati all’estero che abbiano conseguito all’estero una idoneità accademica di pari livello;
• sarà possibile attivare posti di professore straordinario di durata temporanea, sulla base di convenzioni con imprese o enti esterni, a totale carico dei medesimi;
• sono previste convenzioni di ricerca con imprese o enti esterni, che potranno prevedere
compensi aggiuntivi a favore dei professori che vi partecipano;
• il trattamento economico dei professori universitari, che rimane articolato secondo il regime prescelto, a tempo pieno ovvero a tempo definito, è correlato all’espletamento delle attività scientifiche e all’impegno per le altre attività, fissato per il tempo pieno in non meno di 350 ore annue di didattica, di cui 120 di didattica frontale, e per il rapporto a tempo definito in non meno di 250 ore annue di didattica, di cui 80 di didattica frontale. Ai professori a tempo pieno è attribuita un’eventuale retribuzione aggiuntiva nei limiti delle disponibilità di bilancio, in relazione a ulteriori impegni nelle attività di ricerca, didattica e gestionale e ai risultati conseguiti;
• i concorsi per la copertura dei posti di ricercatore universitario a tempo indeterminato potranno essere banditi fino al 30 settembre 2013, con una priorità per gli attuali contrattisti e assegnisti, per i dottori di ricerca e per i borsisti post-doc.