1. PREMESSA.
Da più parti e sempre più spesso ci si domanda se il massiccio ricorso, da parte di Regioni ed Enti locali, ai c.d. strumenti derivati possa (invece che consolidare) compromettere la stabilità della finanza pubblica (locale).
Molte voci (più o meno autorevoli), infatti, si sono levate per ammonire circa i possibili effetti destabilizzanti che la finanza derivata può produrre nei confronti dei bilanci degli operatori meno accorti.
La recente vicenda dello scoppio della “bolla derivati” nelle piccole e medie imprese italiane, molte delle quali alle prese con contratti caratterizzati da un mark to market fortemente negativo, sembra confermare tale visione pessimistica.
In realtà, il settore pubblico dispone ormai di molti strumenti di controllo che, se correttamente applicati, sembrano in grado di circoscrivere ed arginare l’”epidemia” sviluppatasi nel periodo di (quasi totale) “anarchia” compreso fra il 2002 e il 2003.