Per chi si affacciava – come Giovanni Marongiu – all’inizio degli anni ’50 alla cultura giuspubblicistica italiana, le occasioni di perplessità e di entusiasmo erano tantissime. La diffusa consapevolezza che si stesse attuando qualcosa di effettivamente nuovo si scontrava con le esigenze del quotidiano e con l’esperienza concreta della vischiosità dell’apparato di potere pubblico: se poi il punto di osservazione non era quello della politica attiva, ma quello della ricostruzione scientifica, il disagio bilanciava la quantità di stimoli presenti.
La democrazia nella Pubblica amministrazione: una ricerca che continua
28.02.2005