In vigore il Protocollo di Kyoto

22.02.2005

Il 16 febbraio u.s. è entrato in vigore il protocollo di Kyoto, adottato nel 1997 nel corso della Terza Sessione della Conferenza delle Parti (COP) sul clima, istituita nell’ambito della Convenzione Quadro sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite (UNFCCC) e sottoscritto da 141 Paesi. La finalità di tale documento è tesa a prevedere delle soluzioni per far fronte alle problematiche ambientali dovute all’instabilità climatica provocata dalle eccessive emissioni di anidride carbonica. Ciò è possibile grazie ad una progressiva riduzione dell’impiego di combustibili fossili quali il carbone ed il petrolio, implementando l’uso di fonti energetiche alternative e rinnovabili quali, ad esempio, l’energia solare, quella eolica, ecc.
Nel Protocollo sono indicati gli impegni di riduzione delle emissione di gas serra. Più precisamente le Parti (i paesi industrializzati che hanno aderito alla Convenzione Quadro) dovranno, individualmente o congiuntamente, assicurare che le emissioni derivanti dalle attività umane globali vengano ridotte di almeno il 5% entro il 2008-2012, rispetto ai livelli del 1990.
Il Protocollo prevede impegni di riduzione differenziati da paese a paese. All’interno dell’Unione Europea, che si è prefissa un obiettivo di riduzione della CO2 dell’8%, per l’Italia l’obiettivo si traduce in un impegno di riduzione del 6,5% delle emissioni. I Paesi che hanno ratificato il Protocollo, al fine di raggiungere il loro obiettivo, potranno avvalersi anche dei così detti “meccanismi flessibili”: si tratta di misure quali l’Emission Trading (ET), il Clean Developement Mechanism (CDM) e Joint Implementation (JM). Fonte: http://www.wwf.it.

a cura di Valerio Sarcone


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