La Corte costituzionale ha dichiarato infondate diverse questioni di legittimità sollevate dalla regione Lombardia che lamentava innanzitutto il mancato coinvolgimento della Conferenza Stato-Regioni nella definizione dei requisiti per il riconoscimento della parità alle scuole non statali.
La legge, come si evince dalle motivazioni della sentenza, non ha tra le sue finalità quella di intervenire nuovamente sul sistema di riparto di attribuzioni tra Stato e Regioni, ma unicamente quella di delineare il sistema nazionale di istruzione; essa costituisce, quindi, esercizio della potestà legislativa statale in materia di istruzione.
La sentanza è la n. 33/2005 in www.cortecostituzionale.it