L’undici novembre il Consiglio dei Ministri ha licenziato lo schema definitivo di decreto legislativo recante il Codice delle amministrazioni digitali. Il Codice conterrà l’intera disciplina dell’attività amministrativa informatizzata, ora contenuta principalmente nel testo unico sulla documentazione amministrativa del 2000, D.P.R. 28 dicembre 2000. Il Codice ritorna sulla disciplina del documento informatico, delle firme elettroniche (Capo II) e dell’informatizzazione dei flussi e delle basi documentali pubbliche (protocolli e archivi informatizzati; trasmissione telematica di documenti; Capo III). Inoltre, particolarmente innovativi sono: il Capo I (Principi generali), che detta norme anche in materia di diritto dei cittadini e delle imprese relativamente alla richiesta e all’utilizzo delle tecnologie informatiche nei rapporti con le amministrazioni (Sezione II del Capo I) e in tema di organizzazione delle pubbliche amministrazioni e di rapporti fra Stato, Regioni e autonomie locali in materia di informatizzazione pubblica (Sezione III del Capo I); il capo IV, relativo ai dati delle pubbliche amministrazioni e ai servizi in rete; il Capo V, riguardante lo sviluppo, l’acquisizione e il riuso di sistemi informatici nelle pubbliche amministrazioni.
Lo schema di decreto può essere reperito presso il sito del Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie, www.mininnovazione.it.