Secondo principi pacifici nella giurisprudenza amministrativa, gli interessi legali e la rivalutazione monetaria sono dovuti ai dipendenti pubblici dalla data di effettiva maturazione del credito e tale maturazione, quando il diritto non consegua direttamente da una fonte normativa ma da un provvedimento amministrativo, anche se astrattamente configurato da una norma, si verifica solo dalla data in cui tale provvedimento è stato adottato.
Ciò vale anche nel caso in cui il credito sia sorto a seguito di provvedimento di inquadramento con effetto retroattivo: è, infatti, il provvedimento dell’amministrazione a costituire la nuova posizione e ad attribuire anche il diritto a percepire retroattivamente la nuova retribuzione e gli emolumenti arretrati.