La Giunta regionale della Lombardia il 12 luglio 2004 ha approvato il progetto di legge n. 448 relativo alla “Disciplina degli appalti di lavori, servizi e forniture in attuazione della direttiva comunitaria 2004/18/CE del 31 marzo 2004”. Tale provvedimento, innovando profondamente le procedure di aggiudicazione utilizzate fino ad ora, è il primo in Italia ad attuare la Direttiva unificata 2004/18/CE.
I principi cardine attorno al quale gira la nuova normativa che la Regione Lombardia si appresta a varare sono: semplificazione, qualità, trasparenza.
Una prima, significativa innovazione riguarda il ruolo di rilievo assunto dalla rete informatica e da Internet in particolare: il progetto di legge prevede infatti l’introduzione dell’asta elettronica, attraverso la quale verranno notevolmente abbreviati i tempi per l’aggiudicazione degli appalti e verranno semplificate notevolmente le procedure.
Altre novità sono rappresentate dagli accordi quadro e dal modello cooperativo. Il primo prevede che le amministrazioni possano definire le linee principali degli appalti futuri con l’aiuto di operatori del settore; il modello cooperativo dà invece la possibilità a più amministrazioni, qualora lo ritengano utile e conveniente, di consorziarsi e predisporre un’unica gara di appalto per la fornitura di servizi.
E’ previsto l’obbligo, per l’acquisto di beni e servizi, dell’inserimento nella programmazione annuale e la possibilità di utilizzare anche in questo settore il sistema del project financing.
Viene inoltre istituito il Garante della trasparenza, il cui ruolo verrà ricoperto dal Difensore Civico, il cui compito sarà quello di verificare le procedure d’appalto che riguardano la Regione, gli Enti dipendenti e le ASL; viene lasciata ai Comuni e alle Province la scelta se istituire o meno, a loro volta, questo “soggetto terzo” con funzioni di controllo, ed eventualmente a chi assegnarne le competenze.
Il provvedimento, che fissa, per la prima volta in questo settore, una normativa uniforme che vale per tutti gli enti pubblici lombardi – e quindi Regione, Province, Comuni e Comunità Montane – introduce inoltre una regola di grande importanza a garanzia della qualità, dell’efficacia e dell’efficienza degli appalti: a tutti i partecipanti alle gare verrà chiesta la certificazione di qualità in conformità alle norme della famiglia UNI EN ISO 9000.
In generale, comunque, si evidenzia come tale provvedimento, con il quale è una Regione, prima che il legislatore nazionale, ad adottare una direttiva comunitaria, sembra essere in aperto contrasto con quanto disposto dall’art. 117 Cost. in tema di competenze legislative.
Regione Lombardia: approvato il Progetto di Legge in materia di appalti pubblici
03.11.2004