Nell’accordo: alternanza scuola-lavoro, poli d’eccellenza e attrazione degli studenti stranieri
Diffusione dell’alternanza scuola-lavoro, un piano per attrarre studenti stranieri nelle scuole e nelle università italiane (presenza che è attualmente al 2% in Italia contro il 30% degli Usa, il 12% di Germania e Regno Unito e il 9% della Francia), sviluppo del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore attraverso interventi pluriennali e la costituzione di Poli formativi di eccellenza strettamente collegati con le strutture e le realtà della ricerca scientifica e tecnologica. Questi i temi al centro del protocollo d’intesa tra Confindustria e Miur.
L’intesa, siglata il 21 settembre dal Ministro Letizia Moratti e da Gianfelice Rocca, Vicepresidente per l’Education di Confindustria, rafforza la collaborazione tra sistema scolastico e imprese, uno degli strumenti più efficaci per migliorare la qualità dell’istruzione e l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
Il protocollo d’intesa Confindustria-Miur, sottoscritto per la prima volta nel 1990, ha favorito lo sviluppo del rapporto tra scuola e impresa. Le imprese e il sistema formativo confermano il loro impegno a sperimentare nuove modalità di collaborazione nella progettazione e realizzazione dei percorsi formativi per accrescere l’occupabilità sostenibile dei giovani.
Le specifiche priorità individuate sono:
· maggior raccordo delle imprese con il sistema scolastico per definire un output formativo a garanzia dell’occupabilità sostenibile dei giovani
· la crescita generale del livello di scolarità
· orientamento
· aumento della scientificità della società
· internazionalizzazione degli studenti e dei ricercatori
· collaborazione alla definizione dei sistemi di governance, esercitando il ruolo di qualificato stakeholder”.