Il Presidente della Camera può rimettere all’Assemblea la decisione sull’ammissibilità di emendamenti?

16.03.2004

Nel corso della seduta del 18 giugno 2003, durante l’esame del progetto di legge recante “Misure per l’attuazione dell’articolo 68 della Costituzione e processi penali nei confronti delle alte cariche dello Stato” (A.C.185), il Presidente della Camera investe l’Assemblea, in via eccezionale, della deliberazione in ordine all’ammissibilità di un emendamento, l’1.70 a prima firma Fanfani, (Margherita, DL-l’Ulivo), nel quale si ipotizzava la possibilità che fossero nominati alle più alte cariche dello Stato soggetti sottoposti a misure cautelari personali. L’Assemblea ne dichiara – con la non partecipazione al voto dei deputati di opposizione – l’inammissibilità. Questa decisione viene assunta ai sensi degli articoli 41 e 89 del regolamento, a tenore dei quali il Presidente può, anziché decidere direttamente le deliberazioni relative ai richiami al regolamento e all’ammissibilità di emendamenti e ordini del giorno, richiedere che l’Assemblea si pronunci su di esse, uditi un oratore contro ed uno a favore.
I deputati Violante (Democratici di sinistra l’Ulivo) e Boccia (Margherita, DL-l’Ulivo) evidenziano come il fatto di rimettere all’Assemblea una deliberazione di tipo procedurale, anche se in via del tutto eccezionale,  si discosti dalla prassi in base alla quale le decisioni procedurali sono generalmente assunte dalla Presidenza stessa e come essa strida con le funzioni di garanzia normalmente attribuite al Presidente, funzioni il cui esercizio risulta particolarmente delicato in un assetto della forma di governo prevalentemente maggioritaria.
Il Presidente si dichiara consapevole “che esiste una lunga tradizione in base alla quale le decisioni procedurali sono assunte direttamente dal Presidente”, ma sottoporre la decisione alla valutazione dell’Assemblea, richiamandosi ad autorevoli precedenti e facendo presente che, anche nel sistema maggioritario, le disposizioni regolamentari sono rimaste immutate. Inoltre, fa presente che “il provvedimento riguarda alcune figure istituzionali tra cui il sottoscritto”.
a cura di Piero Gambale