Conferimento incarichi dirigenziali e giurisdizione: il giudice del lavoro ha il potere non solo di disapplicare ma anche di annullare l’atto (o la revoca) di conferimento degli incarichi dirigenziali

09.12.2003

E’ manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale per assunta violazione degli artt. 76 e 77 Cost. dell’art. 18 d.lgs. 29 ottobre 1998, n. 387 (ora art. 63 d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165), nella parte in cui demanda al giudice ordinario, in veste di giudice del lavoro, la cognizione delle controversie concernenti l’atto di conferimento (o revoca) degli incarichi dirigenziali (ad avviso del giudice remittente di natura amministrativa) ed il correlato potere di annullarlo e non solo quello di disapplicarlo, come previsto dall’art. 5 l. 20 marzo 1865, n. 2248, all. E.

Resta rimesso alla scelta discrezionale del legislatore ordinario, indipendentemente dalla natura di atto amministrativo dell’atto di conferimento degli incarichi, l’attribuzione al giudice ordinario del potere di conoscere ed eventualmente di annullare un atto della pubblica amministrazione o di incidere sui sottostanti rapporti, secondo le diverse tipologie di intervento giurisdizionale previste.

Corte cost ord 9 dicembre 2002 n 525

a cura di Andrea Pietropaoli