L’inquinamento elettromagnetico dinanzi alla Corte 1Corte Costituzionale, 1 ottobre 2003, sent. n. 303

01.10.2003

Tra le numerose sentenze depositate tra settembre e ottobre 2003, in cui la Corte ha fornito una forte e significativa chiave di lettura della riforma del Titolo V della Costituzione, si segnalano molto rapidamente tre decisioni che a vario titolo toccano il regime dei rapporti tra Centro e Periferia in  tema di inquinamento elettromagnetico o elettrosmog.

La sentenza n. 303 affronta numerosi problemi di legittimità costituzionale della l. 21-12-2001, n. 443, della l. 1-8-2002, n. 166, modificativa della prima, e dei due decreti legislativi di attuazione, il d.lgs. 20-8-2002, n. 190 e il d.lgs.  4-9-2002, n. 198.
La sentenza è molto articolata con un dispositivo che consta di ben 36 punti. Ai fini di questa rassegna deve essere menzionato il prevedibile annullamento per illegittimità costituzionale del d.lgs. n. 198/2002, per eccesso di delega.
L’art. 1, comma 1, della l. n. 443/2001, stabiliva, infatti, che il Governo, “nel rispetto delle attribuzioni costituzionali delle Regioni, individua[sse] le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti produttivi strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese”, a mezzo di apposito programma formulato su proposta dei Ministri competenti, sentite le Regioni interessate, ovvero su proposta delle Regioni, sentiti i Ministri competenti. La Corte ha rilevato la mancata menzione del programma di inviduazione delle infrastrutture pubbliche e private nel d.lgs. n. 198, “il quale al contrario prevede che i soggetti interessati alla installazione delle infrastrutture sono abilitati ad agire in assenza di un atto che identifichi previamente, con il concorso regionale, le opere da realizzare e sulla scorta di un mero piano di investimenti delle diverse società concessionarie” (v. punto 35 del considerato in diritto).
Tutte le ulteriori censure di illegittimità, sollevate dalle Regioni ricorrenti, sono risultate assorbite dalla dichiarazione di incostituzionalità dell’intero atto.

a cura di Giorgio Grasso