Il parlamentare che non sia presentatore dell’ordine del giorno può parlare sul complesso degli ordini del giorno?

24.09.2003

Nella seduta del 29 Aprile 2003, nel corso dell’esame del cosiddetto disegno di legge La Loggia (A.C.3590), l’onorevole Boccia (Margherita -Ulivo) chiede alla Presidenza di precisare quale sia il momento procedurale in cui il singolo parlamentare, non presentatore di un ordine del giorno, può prendere la parola per dichiarazione di voto sul complesso degli ordini del giorno, come recita l’articolo 88 del regolamento.
La Presidenza, ricordando che l’onorevole Monaco (Margherita -Ulivo) aveva richiesto la parola sul complesso degli ordini del giorno mentre si svolgeva l’intervento del ministro per i pareri su tali atti, sottolinea come “l’unico titolo per parlare, non essendo presentatore di un ordine del giorno, sarebbe stato quello di un intervento in dichiarazione di voto sul complesso degli ordini del giorno”. E tale intervento – ad avviso della Presidenza –  deve aver luogo dopo che il Governo ha espresso i propri pareri e successivamente all’illustrazione degli ordini del giorno da parte dei presentatori.

a cura di Piero Gambale