Si possono votare le questioni pregiudiziali relative ad un provvedimento, in assenza del parere della Commissione bilancio?

25.06.2003

Nelle sedute dell’Assemblea della Camera dell’11 e 12 febbraio 2003, nell’ambito dei  lavori parlamentari dedicati all’esame del disegno di legge recante “Norme di delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale” (C. 3387), gli onorevoli Violante (DS-U) e Boccia (Margherita -U) chiedono alla Presidenza se l’Assemblea possa procedere alla votazione su questioni pregiudiziali sostanziali, di costituzionalità e di merito, (nel caso di specie, le pregiudiziali di costituzionalità nn. 1-2 a firma Titti De Simone e n. 3 a firma Violante, e di merito n. 1 a firma Maccanico) in assenza del parere della V Commissione (bilancio) sul provvedimento, espresso ai sensi dell’articolo 74 del regolamento della Camera. Vertendo infatti le questioni pregiudiziali anche su aspetti relativi alla copertura finanziaria del provvedimento, il voto dell’Assemblea sulle questioni pregiudiziali rischierebbe di vincolare la V Commissione, risultando quindi il parere di quest’ultima dato inutilmente, sia nel caso di accoglimento, sia nel caso di reiezione della pregiudiziale di costituzionalità .
La Presidenza al riguardo precisa che l’assenza del parere della V Commissione non può interdire il calendario dei lavori dell’Assemblea, intercorrendo il  rapporto della V Commissione esclusivamente con la Commissione di merito, la quale può richiedere alla Presidenza, ai sensi dell’articolo 79, comma 7, del regolamento, di fissare un nuovo termine per la presentazione della relazione all’Assemblea. Il voto sulla questione pregiudiziale, rivestendo natura politica, non pregiudica dunque l’espressione del parere, di natura “tecnica”, della V Commissione.

a cura di Piero Gambale