Può un senatore far proprio un emendamento trasformato dal proponente in ordine del giorno?

25.06.2003

Nel corso della seduta dell’Assemblea del Senato del 18 marzo 2003, durante la discussione del disegno di legge “Conversione in legge del decreto-legge 14 febbraio 2003, n. 23, recante disposizioni urgenti in materia di occupazione”, il senatore Villone chiede di considerare la trasformazione in ordine del giorno dell’emendamento 1.0.200/1 (testo 2) da parte del senatore Tofani, ex articolo 95, comma 7, del regolamento del Senato, come un ritiro implicito dell’emendamento e contestuale trasformazione nello strumento d’indirizzo di pari contenuto, in modo da poter ritenere applicabile l’articolo 102, comma 6, del Regolamento, ovvero la possibilità di far proprio un emendamento ritirato da altri. La Presidenza rifiuta tale ipotesi ritenendo prevalente la prassi per cui “a differenza dell’ipotesi di puro e semplice ritiro dell’emendamento, non possa essere chiesta, da coloro che vi hanno aderito successivamente, la votazione dell’emendamento medesimo”.

a cura di Leduina Petrone