In occasione del dibattito svoltosi nella sessione plenaria del Parlamento europeo (PE) sulla riforma della politica agricola comune (PAC), il commissario per l’agricoltura Franz Fischler ha dichiarato che esiste un ampio consenso del Parlamento, della Commissione e degli Stati membri sugli obiettivi della riforma. ?La nostra comune aspirazione è una politica agricola coerentemente imperniata su obiettivi economici, sociali ed ambientali. Questo ideale, che ancora non abbiamo raggiunto, è alla base delle proposte di riforma della Commissione. Non intendo nascondere che esistono divergenze nella valutazione e nella scelta delle misure concrete più opportune e che molti sono gli aspetti ancora da definire. Tuttavia è possibile adottare una decisione sulla riforma in occasione del Consiglio di giugno.?, ha dichiarato Fischler. Secondo il commissario, molte della proposte del PE sono degne di considerazione e la Commissione potrebbe accettare parte delle modifiche prospettate dal Parlamento. Il voto sul parere del PE è previsto per giovedì 5 giugno. Sarà allora possibile arrivare ad un accordo sulla riforma agricola nel prossimo Consiglio dei ministri dell’Agricoltura, che inizierà l’11 giugno a Lussemburgo.
Proposte di riforma riguardanti il disaccoppiamento
Il commissario Fischler ha dichiarato che le relazioni del Parlamento europeo presentano molti elementi interessanti. “Tuttavia occorre valutare anche i rischi inerenti a qualsiasi proposta di riforma della Commissione. Non va dimenticato che, in ultima analisi, l’intero pacchetto di proposte deve essere gestibile e rimanere alla portata degli agricoltori e dei contribuenti. E’ fortemente auspicabile che le zone svantaggiate beneficino di un trattamento privilegiato, secondo le raccomandazioni formulate dal Consiglio europeo. A questo proposito, non intendo giudicare se una differenziazione dei tassi di modulazione costituisca o meno lo strumento più adeguato. Esistono fondati argomenti anche per escludere dal disaccoppiamento alcuni comparti produttivi sensibili, quali i premi per le vacche nutrici e i premi per pecore/capre. Anche in questo caso, tuttavia, non si possono ignorare gli inconvenienti di tale impostazione: gli aiuti restano vincolati alla produzione e gli agricoltori non sono liberi di operare nel modo economicamente più vantaggioso. Le proposte del Parlamento godono della mia piena considerazione: esse sono il frutto di una riflessione approfondita ed offrono un contributo prezioso.
Tuttavia non sono attualmente in grado di accoglierle incondizionatamente. Continueremo il nostro lavoro, promuovendo il dialogo con il Parlamento, il dibattito interno e i negoziati con gli Stati membri.” ha dichiarato il commissario.
Riforma del mercato dei cereali
Fischler ha sottolineato che le proposte di riforma offrirebbero solide prospettive a lungo termine ai produttori di cereali. Il commissario si è dichiarato contrario al mantenimento dello statu quo. “L’esperienza degli ultimi anni dimostra che la nostra produzione non è sufficientemente ancorata ai mercati e che in questo modo abbiamo perso alcune possibilità d’esportazione. Senza la riforma i produttori comunitari di cereali non disporrebbero di sbocchi adeguati per i loro prodotti. Il regime degli interventi va utilizzato come rete di sicurezza e non deve sostituirsi al mercato nella determinazione dei prezzi. E’ quindi necessario ridurre il prezzo d’intervento e abolire le maggiorazioni mensili.”
Riforma del settore lattiero
Il commissario Fischler si è compiaciuto del fatto che anche il Parlamento europeo si sia pronunciato a favore del mantenimento delle quote latte fino al 2015. “Il Parlamento ha accolto con scetticismo la nostra proposta di anticipare dal 2005 al 2004 le riforme dell’Agenda 2000 e di ridurre ulteriormente il prezzo d’intervento. Sono convinto che tali misure siano necessarie per rafforzare la competitività del settore lattiero dell’Unione, in particolare alla luce dell’evoluzione del mercato internazionale e dell’Organizzazione mondiale del commercio. Un altro aspetto delicato è costituito dall’aumento dell’1% delle quote latte nel 2007 e nel 2008. Secondo studi indipendenti, i mercati sono in grado di assorbire tali quantitativi supplementari grazie ad un aumento dei consumi. Sono pertanto convinto della fondatezza di questa proposta. Se tuttavia si preferisce attendere gli sviluppi concreti della situazione, la Commissione è disposta a discutere tale possibilità”, ha concluso il commissario.
Il testo integrale del discorso pronunciato dal commissario Fischler davanti al Parlamento europeo è reperibile al seguente indirizzo Internet: http://europa.eu.int/rapid/start/cgi/guesten.ksh?p_action.gettxt=gt&doc=SPEECH/03/273|0|RAPID&lg=EN&display=