Un decreto in tema di ambiente tra giudizio costituzionale e giudizio amministrativoCorte Costituzionale,5 giugno 2003, ord. n. 168

05.06.2003

Corte costituzionale, 5 giugno 2003, ord. n. 168

Con l?ordinanza n. 168/2003, la Corte costituzionale ha dichiarato la cessazione della materia del contendere di un conflitto di attribuzioni sorto a seguito dell?impugnazione, da parte delle Regioni Emilia Romagna e Toscana, di un decreto del Ministro dell?ambiente e della tutela del territorio, relativo alla nomina del Presidente dell?Ente Parco nazionale dell?Appennino tosco-emiliano.

Secondo le ricorrenti l?adozione del decreto era avvenuta in violazione del principio costituzionale di leale collaborazione, non essendosi perfezionato il meccanismo di intesa previsto dalla legge quadro sulle aree protette (l. 6 dicembre 1991 n. 394), e configurandosi inoltre un assoluto difetto di motivazione sulle ragioni che avevano reso impossibile l?intesa.
Da parte sua, l?Avvocatura dello Stato aveva sostenuto l?inammissibilità del ricorso e, comunque, la sua infondatezza, invocando la potestà legislativa esclusiva statale di cui all?art. 117, c. 2, lett. s), della Costituzione.
Ma, nelle more della decisione costituzionale, il T.A.R. Lazio, cui le ricorrenti si erano rivolte, secondo una tipica prassi di doppia impugnazione, ha annullato il decreto, con due sentenze passate in giudicato perché non appellate davanti al Consiglio di Stato.
Così, come già avvenuto altre volte, il giudicato amministrativo sull?annullamento del decreto ministeriale oggetto dei giudizi promossi davanti alla Corte ha prevalso sul giudizio costituzionale.
Con due conseguenze: la conferma che la mancata soluzione di un vecchio problema, come quello del coordinamento tra giudizio costituzionale e giudizio comune e amministrativo, continuerà ad agitare le acque del giudizio costituzionale; l?impossibilità per la Corte di chiarire la sua posizione su una questione avente tono costituzionale, anche in presenza della modificazione del quadro costituzionale di riferimento.

a cura di Giorgio Grasso