Approvato dal Consiglio dei Ministri il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero della Salute

26.03.2003

Il Consiglio dei Ministri, previo parere favorevole il Consiglio di Stato e dell’apposita Commissione bicamerale, ha approvato il 14 marzo 2003 il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero della Salute, che sancisce l’evoluzione del ruolo del Dicastero nel mutato assetto  costituzionale delle competenze in materia sanitaria. Allo scopo di svolgere i compiti e le funzioni ad esso riservati e di espletare una generale funzione di indirizzo e supporto nei confronti delle Regioni, il Ministero si articolerà su tre Dipartimenti le cui denominazioni: Qualità, Innovazione, Prevenzione e comunicazione.

Il Dipartimento della Qualità provvederà alle attività e agli interventi per lo sviluppo e il monitoraggio di sistemi di garanzia della qualità del Servizio sanitario nazionale e per la valorizzazione del capitale fisico, umano e sociale. Ad esso sono demandati i compiti dell’osservazione sul servizio all’utente, della formazione del personale e dell’individuazione dei fabbisogni informativi. Tale Dipartimento è dotato di tre Direzioni generali: programmazione sanitaria, livelli di assistenza e principi etici di sistema; risorse umane e delle professioni sanitarie; sistema informativo. In particolare tra i compiti della Direzione generale della programmazione figurano quelli in materia di definizione dei livelli essenziali di assistenza e monitoraggio sulla attuazione degli stessi e degli altri principi etici del sistema; la verifica delle liste di attesa e la promozione di interventi finalizzati alle loro riduzioni; la promozione dello sviluppo e la verifica sulla diffusione dell’istituto della certificazione di qualità.

Il Dipartimento dell’Innovazione, invece, svolgerà attività e interventi di propulsione e vigilanza per lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica in materia sanitaria e a sostegno di azioni di studio e creazione di reti integrate di servizi sanitari e sociali per l’assistenza a malati acuti, cronici, terminali, ai disabili, agli anziani. Anch’esso sarà composto da tre Direzioni generali: farmaci e dispositivi medici; ricerca scientifica e tecnologica; personale, organizzazione e bilancio.

Il Dipartimento della Prevenzione e della comunicazione, da ultimo, dovrà provvedere alle attività di coordinamento e vigilanza e di diretto intervento di spettanza statale in tema di tutela della salute, dell’ambiente e delle condizioni di vita e di benessere delle persone e degli animali, nonché all’informazione e comunicazione agli operatori e ai cittadini e alle relazioni interne ed internazionali. Tale Dipartimento sarà formato da quattro Direzioni generali: prevenzione sanitaria; sanità veterinaria e alimenti; comunicazione e relazioni istituzionali; rapporti con l’Unione Europea e rapporti internazionali.

a cura di Enrico Menichetti