Personale di vigilanza addetto a compiti di responsabilità di cui al CCNL Comparto Regioni ed Autonomie Locali

18.03.2003

Ai sensi dell’art. 7 c.c.n.l. 31.3.1999 relativo alla classificazione del personale del Comparto Regioni ed Autonomie Locali, al personale di vigilanza inquadrato nella ex V ed ex VI qualifica funzionale è stata attribuita la categoria C: in forza della stessa disposizione collettiva, gli enti sono tenuti ad adottare misure atte a dare adeguata valorizzazione alle posizioni di coordinamento e di controllo collocate nella ex VI qualifica funzionale.
Con l’art. 29 c.c.n.l. 14.9.2000, le parti sociali si sono impegnate a realizzare il passaggio del personale dell’area vigilanza, inquadrato nell’ex VI qualifica funzionale ed addetto all’esercizio effettivo di compiti di coordinamento e di controllo, alla più elevata categoria D, posizione economica D1.
Sussiste, pertanto, una disciplina collettiva che prevede un trattamento differenziato ed eccezionale per il personale, già inquadrato nella ex VI qualifica funzionale ed addetto all’esercizio effettivo di compiti di coordinamento e controllo, per effetto della quale, da un lato, devono essere valorizzate tali posizioni lavorative e, dall’altro, dovrà essere delineato un percorso professionale “facilitato” per l’accesso alla superiore categoria D.
In relazione a tale complesso di disposizioni negoziali, si configura il demansionamento del pubblico dipendente di categoria C, nell’ipotesi in cui lo stesso sia adibito a mansioni considerate equivalenti nell’ambito della stessa categoria professionale, che, però, non comportino lo svolgimento di funzioni coordinamento e controllo in precedenza espletate. In questa ipotesi, il lavoratore potrà, valendosi dell’ordinanza emessa all’esito di giudizio cautelare, con il quale sia stato accertato in via sommaria tale demansionamento, opporsi (ex art. 1460 cod. civ.) allo svolgimento di mansioni non implicanti l’effettivo espletamento di attività di coordinamento e controllo, che sole dovrebbero consentire il transito alla categoria superiore (con possibile danno per perdita di chance).

Tribunale di Lecce ord 18 marzo 2003

a cura di Andrea Pietropaoli