Semplificazione e rappresentanza di interessi: l’osservatorio sulle semplificazioni

31.12.2002

Come ha riconosciuto anche l’OCSE nel Rapporto dello scorso aprile sul sistema di governo e di regolazione in Italia, nel nostro paese il processo di semplificazione amministrativa sta dando i primi risultati tangibili. Nella stessa sede l’OCSE ha, però, ricordato che passi importanti debbono ancora essere fatti, soprattutto nella direzione del rafforzamento della consultazione pubblica. Del resto, la dottrina, specialmente anglosassone, ha rilevato da molti anni il contributo positivo in termini conoscitivi e di consenso della partecipazione al processo decisionale di soggetti esponenziali di interessi.

Il Patto sociale per lo sviluppo e l’occupazione (c.d. Patto di Natale), del 22 dicembre 1998, ha sancito l’importanza del metodo concertativo anche nella riforma dell’amministrazione statale, indicando concrete misure per la partecipazione dei soggetti firmatari all’elaborazione dei regolamenti di delegificazione e semplificazione. In esecuzione di quanto previsto dal Patto sociale, ai sensi dell’art. 1, comma 2, della l. 50/99, il d.P.C.M. 6 aprile 1999 ha istituito l’Osservatorio sulle semplificazioni, con il compito di fornire indicazioni e suggerimenti al processo di riforma e semplificazione.

L’approfondimento che qui si propone del nuovo organismo è principalmente finalizzato all’analisi della formalizzazione della rappresentanza di interessi che in questa sede si è realizzata. L’attenzione non sarà quindi focalizzata sui compiti istituzionali, né sull’attività sinora svolta. Quello che si cercherà di evidenziare è come, nel processo di semplificazione in corso, l’Osservatorio rappresenti un primo passo verso una maggiore partecipazione delle categorie sociali alla fase decisionale.

di Giovanni Savini


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