Libera professione per gli infermieri

25.09.2002

In occasione del recente Congresso Nazionale della Federazione IPASVI (Infermieri Professionali, Assistenti Sanitari e Vigilatrici d’Infanzia), il Ministro della Salute, valorizzando il ruolo dell’infermiere ed il suo contributo a livello culturale ed umano, ha proposto l’introduzione del regime libero-professionale anche per questi operatori socio-sanitari. Oggi per diventare infermiere sono necessari tre anni di Università, finalizzati al conseguimento di una formazione culturale specifica, e una grande responsabilità. Questi i presupposti per un salto di qualità, per dare maggiore slancio alla carriera, che si prospetta certamente “più stimolante (anche da un punto di vista economico), creativa e meno burocratizzata”. Il Ministro ha inoltre sollevato il problema della crisi di questa categoria e del ricorso spesso inevitabile, da parte delle strutture sanitarie, a personale infermieristico extra-comunitario, acquisito con contratti a tempo determinato. Il Ministro si è dichiarato intenzionato, invece, a rilanciare i nostri infermieri, sostenuto anche dai buoni propositi dell’IPASVI, che intende formare un nuovo operatore socio-sanitario, più competente e preparato, da inserire nella realtà sanitaria ed extra-sanitaria.

a cura di Paolo Zuddas