La legge 15 luglio 2002, n. 145 (Disposizioni per il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di esperienze e l’interazione tra pubblico e privato)

25.09.2002

La legge 15 luglio 2002, n. 145 (Disposizioni per il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di esperienze e l’interazione tra pubblico e privato), pubblicata in G.U., Serie generale, n. 172 del 24 luglio 2002, reca numerose ed incisive modificazioni all’assetto normativo concernente la dirigenza statale, utilizzando la tecnica della novellazione del d. lgs. 30 marzo 2001, n. 165 e pertanto non vanificando in punto di drafting formale lo sforzo di codificazione da esso compiuto sul terreno della disciplina del rapporto di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.

Tra le innovazioni maggiormente significative rientrano senza dubbio le nuove regole afferenti al conferimento degli incarichi dirigenziali. In particolare il provvedimento di conferimento assume un rilievo centrale poiché deve indicare l’oggetto e la durata degli incarichi, nonché gli obiettivi da conseguire alla luce delle priorità, dei piani e dei programmi definiti dall’organo di vertice.

Inoltre viene posto l’accento sul merito professionale del personale pubblico più qualificato. Tale obiettivo risulta concretamente perseguito anzitutto attraverso un significativo allargamento delle opportunità offerte ai dirigenti di seconda fascia per accedere agli incarichi di livello dirigenziale generale (entro il nuovo e più elevato limite del cinquanta per cento dei posti attribuibili). In secondo luogo nella medesima logica si colloca anche la prevista possibilità di conferire gli incarichi dirigenziali ai dirigenti non appartenenti ai ruoli delle amministrazioni statali, ovvero di organi costituzionali, nonché a persone di comprovata qualificazione professionale non appartenenti ai ruoli dirigenziali.

Infine il sistema del ruolo unico dei dirigenti statali è soppresso, cosicché in ogni amministrazione dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, è istituito un separato ruolo dei dirigenti, articolato in una prima e seconda fascia.

a cura di Marco Di Folco