ElettrosmogTar Veneto, 4 febbraio 2002, n. 347 – Tar Campania, 14 febbraio 2002, n. 873

14.02.2002

Per i Tribunali Amministrativi di Veneto e Campania i Comuni hanno competenze limitate in materia di Elettrosmog, mentre, per il Tar Lazio, i profili di tutela sanitaria sono di esclusiva competenza dello Stato.

I Comuni non possono emanare provvedimenti che ordinino l’immediato, generico e generalizzato divieto di installazione di stazioni per telefonia cellulare, motivato sulla mancanza di espressa normativa in materia di localizzazione di stazioni radio-base, ovvero che dettino in materia di installazione di stazioni per telefonia cellulare norme regolamentari con valenza esclusivamente sanitaria.

Lo affermano le due ultime pronunce dei Tribunali Amministrativi di Veneto e Campania.

I poteri dei Comuni in materia di inquinamento derivante da onde elettromagnetiche riguardano esclusivamente l’attività’ di vigilanza e di attuazione, non anche la possibilità’ di fissare, al fine della tutela sanitaria delle popolazioni, limiti all’emissione di onde elettromagnetiche o distanze minime per le stazioni radio base per telefonia cellulare, con norme regolamentari difformi rispetto a quelle statali; cosi’ ha ribadito il TAR Lazio con due sentenze del 25 gennaio 2002 (numeri 678 e 683).

Ciò’ perché’, in base al combinato disposto degli articoli 3 e 32 della Costituzione, la protezione sanitaria delle popolazioni da qualsivoglia tipo di inquinamento compete esclusivamente allo Stato; in caso contrario si correrebbe difatti il rischio di avere una ‘variegata disciplina che, lungi dall’armonizzare su tutto il territorio nazionale i parametri fondamentali di tutela dei cittadini’, di fatto introdurrebbe una differenziata tutela della salute dei cittadini in ragione dell’insediamento di essi su un (particolare) territorio comunale; ulteriormente, si potrebbe avere una concentrazione degli insediamenti di impianti in ambiti territoriali nei quali l’Autorità’ comunale abbia posto parametri e limiti meno rigidi, con conseguente incremento dell’esposizione della popolazione ivi residente ad una accresciuta irradiazione (nel caso specifico) elettromagnetica.

a cura di Emanuela Gallo